Le Idro-Ecoregioni (HER)
 

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Le Idro-Ecoregioni (HER)

La via francese alla tipizzazione dei fiumi e la definizione di Idro-Ecoregioni (HER).

Al fine di meglio comprendere l’origine della tipologia adottata per i fiumi italiani (brevemente illustrata in queste pagine), è utile ricordare brevemente alcuni concetti legati alla definizione di Idro-Ecoregioni europee e, quindi, di riferirsi all’esperienza francese. L’approccio alla definizione di una tipologia fluviale per la WFD utilizzato in Francia da CEMAGREF ha previsto due livelli successivi di approfondimento:

  • definizione di Idro-Ecoregioni (HER), cioè di aree che presentino al loro interno una limitata variabilità per le caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche;
  • definizione di tipi fluviali, da riconoscersi all’interno delle HER, sulla base di un ristretto numero di variabili non incluse nella definizione delle HER.

Il concetto di Idro-Ecoregione (HER), derivato dal concetto di ecoregione terrestre, pone al centro dell’attenzione gli ecosistemi acquatici e le loro peculiarità in relazione agli ecosistemi terrestri. É basato su un approccio dall’alto verso il basso (top-down) dove i fattori di controllo globali determinano le condizioni locali osservate nei fiumi. La diversità naturale dei fiumi è considerata il risultato della sovrapposizione di due fattori: il gradiente monte-valle e l’eterogeneità regionale i.e. differenze tra le HER. Il concetto si basa sulle teorie del controllo gerarchico degli idrosistemi. I principali fattori che determinano le caratteristiche degli idrosistemi sono la geologia, l’orografia e il clima, che regolano la morfodinamica e i parametri idrochimici a scala di tratto fluviale e, di conseguenza, regolano l’ecosistema e le biocenosi presenti. Geologia, Orografia e Clima sono considerati i principali fattori che determinano le caratteristiche degli ecosistemi d’acqua corrente a scala di bacino. Le ipotesi fondanti dell’approccio delle Idro-Ecoregioni sono: a) all’interno di ogni HER, gli ecosistemi di acqua corrente devono presentare una variabilità limitata per le caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche, oltre che un simile pattern di variazione longitudinale; b) gli ecosistemi di HER diverse devono differire per almeno uno dei principali parametri abiotici, e queste differenze si devono riflettere in modo consistente e significativo sulla struttura biologica.

Alcuni vantaggi della definizione e dell’utilizzo di una regionalizzazione (livello intermedio verso la tipizzazione) sono:

  • grande semplificazione nell’attribuzione di ogni tratto fluviale a un determinato tipo
  • possibilità di attribuzione automatica a tipi per tutto il territorio nazionale
  • spiccata coincidenza tra Idro-Ecoregioni/tipologia e unità territoriali di gestione
  • buon compromesso tra ponderazione delle caratteristiche ecosistemiche e necessità gestionali
  • integrazione di alcuni dei descrittori obbligatori del sistema B della WFD in regioni definite con conseguente semplificazione interpretativa pur in piena attinenza normativa
  • le HER sono un’ottima base per la definizione di condizioni di riferimento tipo-specifiche.

Inoltre, l’uso delle Idro-Ecoregioni come passaggio intermedio nel riconoscimento di tipi fluviali garantirebbe un’elevata comparabilità tra diverse aree europee (Francia, UK, Austria, Europa, etc). Per ulteriori dettagli sull’approccio HER [Notiziario Dicembre 2006], si veda  http://www.cemagref.fr/le-cemagref/lorganisation/les-centres/lyon/ur-maly/Hydroecologie_Cours_dEau

Principali pubblicazioni
Wasson J.W., A. Garcia Bautista, A. Chandesris, H. Pella, D. Armanini & A. Buffagni 2006. Approccio delle Idro-Ecoregioni europee e tipologia fluviale in Francia per la Direttiva Quadro sulle Acque (EC 2000/60). Notiziario dei Metodi Analitici  IRSA-CNR 2006 (1): 20-38.