WFD
 

CNR-IRSA activities related to INHABIT

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WFD

In questa sezione, sono presentati alcuni risultati e documenti relativi a temi generali d’interesse per l’applicazione della Direttiva Quadro sulle Acque (WFD: EC 2000/6). In particolare, si copriranno i temi relativi alla tipizzazione dei fiumi e alla descrizione delle condizioni di riferimento, sensu WFD, soprattutto per quanto riguarda il territorio italiano. Quest’ultimo tema, strettamente connesso alla definizione dei tipi fluviali, è di particolare rilevanza per l’intero processo di classificazione per la WFD, in quanto la valutazione dello stato ecologico dipende dalla descrizione delle condizioni di riferimento.

La Direttiva Quadro sulle Acque (Water Framework Directive,  WFD 2000/60/EC – ‘Establishing a Framework for Community Action in the Field of Water Policy’), pubblicata nell’ottobre 2000, definisce una serie di criteri innovativi e di azioni necessarie per la classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici europei e per la loro gestione, al fine di migliorarne lo stato qualitativo complessivo. L’implementazione della Direttiva ha richiesto ai vari Paesi Membri importanti adeguamenti tecnico-scientifici, per rendere i propri sistemi di classificazione conformi al nuovo indirizzo normativo.

L’Istituto di Ricerca Sulle Acque ha contribuito in modo determinante a sviluppare e completare il percorso di aggiornamento dei metodi e dei sistemi di classificazione per garantire la corretta applicazione della WFD in ambito italiano ed europeo. Più nel dettaglio, IRSA ha coordinato lo sviluppo dei sistemi tipologici per i fiumi e i laghi italiani, necessari per la delimitazione dei corpi idrici e per una corretta taratura delle cosiddette “condizioni di riferimento”, attraverso le quali procedere al calcolo dei rapporti di qualità ecologica (EQR) per ciascun sito oggetto di monitoraggio. A tale riguardo, sulla base degli indirizzi comunitari, IRSA ha anche messo a punto i criteri e le modalità per la selezione di siti/condizioni di riferimento. L’Istituto si è anche occupato di definire i valori soglia per alcune sostanze inquinanti a carattere prioritario e di esemplificare l’uso dell’informazione di habitat nella classificazione idromorfologica dei corpi idrici fluviali. Infine, e ciò rappresenta forse l‘elemento sul quale IRSA ha impiegato le maggiori risorse, sono stati messi a punto i nuovi protocolli di campionamento per gli organismi macrobentonici fluviali nelle diverse condizioni ambientali e i sistemi di classificazione dello stato ecologico, sulla base dello stesso elemento di qualità biologica. Le citate attività hanno trovato l’inserimento in un quadro organico complessivo nel panorama nazionale nel corso dell’anno 2009.

 

A scala europea, è stato sviluppato e proposto un indice biologico successivamente adottato dalla maggior parte dei Paesi europei per il processo di intercalibrazione (IC) previsto dalla WFD. Mediante tale processo, i sistemi di classificazione dei diversi Paesi sono stati confrontati e i relativi limiti di classe, attraverso i quali lo stato di qualità di un corpo idrico viene ritenuto “buono” i.e. corrispondente agli obiettivi di qualità indicati dalla WFD, o sotto il buono, sono stati – ove necessario - armonizzati. Ciò si traduce, attraverso un imponente bilanciamento di risorse finanziarie  a scala europea volto a rendere comparabili i costi di gestione degli ecosistemi acquatici, in un equo ed equivalente raggiungimento degli obiettivi di qualità nei vari Paesi europei.

Le attività sopra brevemente illustrate rappresentano il trasferimento in ambito applicativo dei risultati delle ricerche scientifiche svolte dall’Istituto all’interno di numerosi progetti, in gran parte co-finanziati dalla Comunità Europea, e.g. AQEM, STAR, REBECCA, Eurolimpacs. Nel seguito si riportano alcuni esempi di tali risultati, relativi all’implementazione della Direttiva Quadro sulle Acque.

  • Ideazione dell’approccio ICM (Intercalibration Common Metric) per il processo europeo d’intercalibrazione per la WFD, divenuto poi uno degli standard maggiormente utilizzati.
  • Messa a punto del sistema multimetrico per l’intercalibrazione dei metodi biologici basati sugli invertebrati bentonici fluviali (STAR_ICMi), adottato come metodo ufficiale in gran parte dell’Europa (GIG Centrale, Mediterraneo e Nordico), con integrazione nei documenti tecnici a supporto del  quadro normativo comunitario.
  • Introduzione dell’indice STAR_ICMi alla realtà nazionale di alcuni Paesi dell’area mediterranea (Italia, Cipro, Grecia), che lo hanno adottato come metodo ufficiale per stabilire i limiti di classe di satato ecologico (macroinvertebrati, fiumi), con integrazione nel quadro normativo comunitario e nazionale.
  • Messa a punto del sistema di classificazione MacrOper per la classificazione dello Stato Ecologico dei fiumi sulla base dei macroinvertebrati acquatici, per il monitoraggio Operativo della WFD, inserito nel quadro normativo italiano (DM Classificazione, in fase di approvazione definitiva, anno 2010).
  • Coordinamento per MATTM delle attività di sviluppo di una tipologia fluviale per i corsi d’acqua italiani, successivamente integrata nel quadro normativo nazionale (DL 16.6.2008, 131).
  • Stesura dei criteri per la selezione di siti di riferimento fluviali, e dei relativi indici sintetici, ai fini dell’implementazione della WFD, di cui è stato operato l’inserimento nel quadro normativo italiano (DM 14.04.2009 56).
  • Messa a punto di metodi per la raccolta degli organismi macrobentonici fluviali ai fini dell’implementazione della WFD, adottati come standard nazionale, di cui è stato operato l’inserimento nel quadro normativo italiano (DM 14.04.2009 56).
  • Sviluppo di un metodo per la raccolta di informazioni idro-morfologiche dei fiumi, e dei relativi indici sintetici, ai fini della valutazione dello stato idromorfologico dei fiumi: il metodo CARAVAGGIO, inserito nel quadro normativo nazionale (DM 260 2010 "Classificazione") accanto a metodi a scala spaziale più ampia.
  • Sviluppo di un sistema multimetrico di classificazione articolato in moduli tipo-specifici per il monitoraggio e la classificazione dei corsi d’acqua italiani, per il monitoraggio di Sorveglianza della WFD, tutt’ora in corso.

 A supporto del corretto utilizzo dei metodi sviluppati e dei sistemi di classificazione proposti, IRSA – in alcuni casi in collaborazione con l’Università della Tuscia (DECOS) - ha realizzato software di semplice applicazione e.g. ICMeasy, CARAVAGGIO soft, MacrOper.ICM, per favorire le Agenzie per l’Ambiente, le Regioni e le Province nella gestione della grande mole di dati raccolti e nel calcolo degli indici di qualità richiesti, talora di non banale derivazione.